Armato di arco e frecce un uomo ha preso di mira i passanti in diverse zone di Kongsberg, provocando la morte di cinque persone e diversi feriti.
E’ avvenuto mercoledì pomeriggio in Norvegia, in una cittadina di 25.000 abitanti a circa 80 chilometri a ovest di Oslo.
L’attentatore, identificato per Espen Andersen Brathen, danese di 37 anni, convertito all’Islam, era uscito di casa con una faretra piena di frecce e un arco professionale e dopo pochi minuti avrebbe iniziato a colpire a caso le vittime prima di essere bloccato dalla polizia.
Il capo della polizia locale, Oyvind Aas, ha confermato che l’aggressore è riuscito a sfuggire a uno scontro iniziale con la polizia prima di venire fermato ben 35 minuti dopo l’inizio dell’attacco.
La polizia, inoltre, ha riferito all’agenzia di stampa norvegese NTB che l’aggressore ha usato anche altre armi durante l’incidente, senza fornire ulteriori dettagli sulla tipologia.
Il sospetto si è spostato su una vasta area e le autorità hanno isolato diverse parti della città. Ai residenti è stato ordinato di rimanere in casa in modo che le autorità potessero esaminare la scena e raccogliere prove. I giardini e i garage circostanti sono stati perquisiti con l’aiuto di cani da fiuto.
Alcuni media norvegesi hanno riferito che in un video postato in rete nel 2017 da Espen Andersen Brathen, dichiarava, con toni epici e deliranti, di essere divenuto musulmano. “Sono un messaggero. Sono venuto con un avvertimento: è davvero questo che vuoi? E per tutti coloro che vogliono essere in pace con se stessi, è giunto il momento. Testimonio che sono un musulmano”.
Agli investigatori risulta che l’aggressore era in possesso nella sua abitazione anche i altre armi e aveva annunciato le sue intenzioni su un suo canale Youtube con immagini esplicite rimbalzate ora sui social, con foto che lo ritraevano, un giovane uomo sulla trentina, che si allenava al tiro con l’arco.
Gli investigatori indagano su legami con altri soggetti appartenenti alla comunità islamista norvegese.
L’attacco è stato il più tragico in Norvegia da quando l’estremista di estrema destra Anders Behring Breivik ha ucciso 77 persone, la maggior parte delle quali in un campo estivo per bambini del partito laburista sull’isola di Utoya nel luglio 2011.